17 DAYS OF SPIRITUAL WISDOM
Primi esercizi yogici
La meditazione ha il potere di trasformare radicalmente la tua vita. Ma potrai comprendere questa verità solo attraverso l’esperienza diretta.
I benefici documentati della pratica meditativa sono numerosi e profondi:
- Gestione efficace dello stress
- Maggiore serenità e gioia di vivere
- Rafforzamento dell’autostima
- Migliore capacità di concentrazione
- Sviluppo di un atteggiamento più positivo
- Ritrovato senso di scopo
- Aumento della lucidità mentale
- Incremento dell’energia vitale
- Sonno più ristoratore
- Potenziamento della memoria
- Sviluppo delle facoltà intuitive
- Maggiore chiarezza di pensiero
- Risveglio della consapevolezza spirituale
Il brano che segue è tratto dal libro “Contatta il tuo Sé Superiore attraverso lo Yoga” del Dr. George King. Presenta il primo di sei esercizi di respirazione, offrendo un punto di partenza ideale per chi desidera avvicinarsi alla pratica meditativa.
Controllo pranico
Il primo esercizio è concepito per generare una profonda armonia interiore attraverso una respirazione controllata e ritmica. Questo metodo di respirazione cadenzata ha un duplice effetto: purifica il sistema nervoso e conduce a uno stato di pace e serenità straordinarie, raggiungibili in tempi sorprendentemente brevi rispetto ad altre pratiche.
La respirazione ritmica rappresenta il fondamento di questa tecnica, permettendo di accedere a uno stato di calma profonda che difficilmente si potrebbe ottenere con la stessa rapidità attraverso altri metodi.
Il primo respiro
Siediti dritto con il petto, il collo e la testa allineati in una linea retta. È preferibile sedersi sul pavimento, a gambe incrociate, per tutti questi esercizi, ma se questo dovesse rivelarsi scomodo, una sedia di legno con schienale dritto andrà bene.
Non spingere in alto le spalle, tieni la spina dorsale diritta e il resto del corpo rilassato allo stesso tempo.
Ora, inspira lentamente e costantemente attraverso entrambe le narici per un conteggio che rientra nella tua capacità.
Dopodiché, espira per lo stesso conteggio, rendendo così l’inspirazione della stessa durata dell’espirazione.
Tira indietro il diaframma leggermente durante l’espirazione per spremere delicatamente quanta più aria possibile dai polmoni.
Dopo un po’ di pratica, i respiri in entrata e in uscita saranno automaticamente uguali. A questo punto, puoi aggiungere l’affermazione mentale, che dovrebbe fluire dentro e fuori senza alcuno sforzo.
“ORA STO PURIFICANDO LA MIA MENTE E IL MIO CORPO.”
Una pratica rigorosa di questo esercizio per almeno 15 minuti al giorno per due settimane ti preparerà per il prossimo esercizio, che è un po’ più avanzato.
Il Respiro
Di tutti i metodi per contattare e attrarre in noi stessi la forza vitale universale, la respirazione yoga è il più efficace. Nell’Asia orientale la forza vitale universale è conosciuta con vari nomi, tra cui qi, ch’i o ki. Nella terminologia yoga in sanscrito, è chiamata prana, e la respirazione yoga – pranayama.
Benefici
Nel processo della respirazione, il nostro corpo non si limita ad assorbire l’aria: accoglie anche il prana, l’essenza vitale che permea l’universo. Attraverso una pratica consapevole e disciplinata del respiro, impariamo a governare questo flusso di prana, aprendo le porte a una profonda trasformazione spirituale.
Chi pratica questa antica disciplina sperimenta una vera e propria rinascita in ogni aspetto dell’esistenza. Il corpo si rinvigorisce e si purifica, la vitalità si accende di nuova luce. Lo stress si dissolve lasciando spazio a una calma profonda, il sonno diventa più naturale e rigenerante. La mente si affina: pensieri più lucidi, atteggiamento più sereno, emozioni in equilibrio, concentrazione potenziata. L’autodisciplina si rafforza e la memoria si espande – tutto questo attraverso una pratica che nella sua essenza appare straordinariamente semplice.
Ma i benefici più profondi si manifestano su un piano ancora più sottile. La respirazione yogica risveglia gradualmente le nostre facoltà intuitive più elevate e la nostra sensibilità spirituale. Amplifica la nostra capacità di essere canali di guarigione e di veicolare l’energia attraverso la preghiera, trasformandoci in strumenti sempre più raffinati al servizio del bene universale.
Motivazione spirituale
Ma forse il beneficio più profondo della respirazione yogica è il suo potere di nutrire e rafforzare la nostra motivazione spirituale. C’è una differenza sostanziale tra un momentaneo slancio altruistico che dura un fine settimana e la dedizione di un’intera vita a una vocazione superiore. Quest’ultima richiede di affrontare sfide e tensioni quotidiane, di resistere alle continue interferenze di un mondo governato da valori non spirituali. La respirazione yogica si rivela uno strumento prezioso proprio in questo: mantiene viva la fiamma dell’aspirazione spirituale e ne alimenta l’intensità nel tempo.
Come un fuoco sacro che va costantemente alimentato, la nostra dedizione spirituale richiede una pratica regolare che ne sostenga la forza e la purezza. La respirazione yogica rappresenta questa pratica essenziale, che trasforma un’ispirazione passeggera in un impegno duraturo e sempre più profondo.
L’importanza della pratica regolare
Come tutte le discipline spirituali, anche la respirazione yogica richiede costanza per manifestare i suoi benefici. Quindici minuti quotidiani rappresentano un ottimo punto di partenza per molti praticanti, ma anche solo due minuti di pratica consapevole sono preferibili all’assenza totale di pratica.
La chiave sta nel fissare inizialmente un obiettivo realistico e sostenibile nel tempo. Con il progredire della pratica e l’aumento della fiducia spirituale, si potrà gradualmente estendere la durata delle sessioni. Quello che all’inizio poteva sembrare un impegno diventerà naturalmente un momento atteso e piacevole della giornata.
I praticanti più dediti allo yoga possono dedicare diverse ore quotidiane agli esercizi di respirazione – non esistono infatti limiti alla durata della pratica, a condizione di avere la preparazione fisica adeguata e di mantenere un sano equilibrio con gli altri aspetti essenziali della vita, primo fra tutti il servizio verso il prossimo.
Osservare la mente
La respirazione yogica non mira a svuotare la mente, bensì a concentrarla. Focalizzandosi su un elemento spirituale e positivo, la mente si libera naturalmente dal consueto rumore mentale quotidiano, sostituendolo con un singolo obiettivo spirituale elevato. Tuttavia, questo processo è più complesso di quanto possa sembrare.
All’inizio, invece di forzare la mente, è consigliabile limitarsi ad osservarla. Questo stato viene definito “vigilanza” o “consapevolezza”. Lasciamo che i pensieri emergano e osserviamoli silenziosamente, senza giudicarli. Con questa pratica, la mente cosciente gradualmente si acquieterà e si rivolgerà spontaneamente alla mente superiore – la supercoscienza – in cerca di guida. Solo allora potremo raggiungere una vera concentrazione.
Anche a questo punto, la mente continuerà a divagare, a meno che non si sia già molto avanzati nella pratica dello yoga. Non lasciatevi scoraggiare: riportate gentilmente l’attenzione al presente e proseguite. A volte la mente cosciente si ribellerà con veemenza alla pratica spirituale, come un bambino capriccioso. In questi momenti, come con un bambino, occorre essere gentili ma fermi. Questa è la via che conduce alla saggezza supercosciente.
Come insegna il Dr. George King nel libro “Realize Your Inner Potential”(Realizza il tuo potenziale interiore), dove presenta una serie completa, ma accessibile di esercizi di respirazione yogica:
“Chi respira superficialmente non può essere un pensatore profondo. Una respirazione superficiale preclude l’accesso a visualizzazioni straordinarie e visioni elevate. Più il respiro si fa profondo, più i pensieri diventano controllati e nitidi.
La respirazione profonda non si limita all’assunzione di gas nel corpo: attraverso di essa attiriamo nei nostri corpi sottili, e poi rilasciamo, le prane – le forze vitali universali su cui si fonda l’intera creazione. Senza le cinque prane minori e le cinque maggiori, la creazione come la conosciamo non potrebbe esistere. Tutto ciò che percepiamo è una fusione di queste dieci energie, che si tratti di un oggetto comune come un bicchiere, dell’acqua al suo interno, di un tovagliolo, del pavimento, o dei nostri corpi fisici e sottili, incluse le cellule cerebrali. È un amalgama di cinque energie maggiori e cinque minori, unite alla materia fisica che queste energie hanno attratto intorno a sé. La prana diventa così forza vitale, e il suo controllo consapevole attraverso i corpi rappresenta una via sicura per lo sviluppo spirituale.”
La Società Aetherius organizza workshop sulla respirazione yoga online e in molti dei suoi centri.